Avvio prudente per le Borse europee. Gas ancora in calo

Prevale la cautela sui listini europei mentre l’attenzione torna sulla geopolitica dopo l’ok della Germania per la fornitura di carri Leopard all’Ucraina

 

Le Borse europee aprono la terza seduta della settimana in modo cauto. Il Ftse Mib di Piazza Affari, dopo le prime battute, rimane poco sopra la parità. Leggermente in positivo anche Londra, Parigi e Francoforte mentre Madrid perde lo 0,1%.

La geopolitica torna in primo piano dopo il via libera, anche dalla Germania, alla fornitura di carri Leopard 2A6 all’esercito ucraino. Secondo gli esperti militari una fornitura massiccia di carri di ultima generazione potrebbe imprimere una svolta decisiva alla guerra in Ucraina, anche in vista dell’annunciata offensiva russa di primavera. Dopo l’invio dei carri tedeschi, forniti da 12 Paesi europei, gli Usa invierebbero anche i loro tank Abrams.

Mentre gli investitori aspettano le prossime decisioni di politica monetaria delle banche centrali, in arrivo a inizio febbraio, l’attenzione è concentrata sulle trimestrali. Tra quelle più importanti pubblicate a Wall Street, nella giornata di ieri è arrivata quella di Microsoft. L’azienda ha registrato un fatturato in crescita e un calo degli utili dovuto, in parte, alle spese per il taglio di diecimila posti di lavoro. Microsoft ha chiuso il secondo trimestre fiscale con ricavi in aumento del 2% a 52,7 miliardi di dollari, mentre l’utile netto è sceso a 16,4 miliardi contro i 18,7 miliardi dello stesso periodo dell’anno precedente. L’utile per azione è risultato pari a 2,32 dollari, sopra le previsioni del mercato pari a su 2,30 dollari. Il titolo ha perso terreno negli scambi afterhours. Per il terzo trimestre Microsoft stima un fatturato in crescita, ma meno rispetto alle previsioni del consensus.

Poco movimento sui prezzi del petrolio: il Brent marzo sale dello 0,2% a 86,4 dollari al barile, il Wti marzo è stabile a 80,2 dollari al barile. In calo del 2% i prezzi del gas ad Amsterdam a 56 euro al megawattora. Sul mercato valutario protagonista il dollaro australiano che guadagna l’1% circa sulla moneta americana (0,71 dollari americani per uno australiano), mentre il cambio tra euro e dollaro resta alle soglie degli 1,09 (1,0895 da 1,088).

 

 

Fonte:www.financialounge.com