A causa dei persistenti timori di un rallentamento dell’economia, la maggior parte dei titoli asiatici è scesa mercoledì. Gli indici tecnologici sono stati aiutati dai risultati delle principali aziende statunitensi che hanno superato le stime
L’indice Hang Seng di Hong Kong è stato l’unico a registrare un aumento dello 0,7% grazie ai guadagni dei titoli tecnologici esposti agli Stati Uniti, come Alibaba Group Holding Ltd e Baidu Inc.
Gli altri indici tecnologici asiatici hanno registrato perdite relativamente più contenute: l’indice sudcoreano KOSPI è rimasto piatto, mentre l’indice Taiwan Weighted ha perso lo 0,3%. Anche gli indici indiani BSE Sensex 30 e Nifty 50 sono rimasti fermi nei primi scambi, favoriti dalla forza dei titoli tecnologici più pesanti.
Ma i mercati asiatici più ampi sono scesi mercoledì a causa dei crescenti timori di una recessione negli USA quest’anno.
Gli indici cinesi Shanghai Shenzhen CSI 300 e Shanghai Composite sono scesi rispettivamente dello 0,2% e dello 0,3%, tra le continue preoccupazioni per una ripresa economica disomogenea nel Paese. L’attenzione è ora rivolta ai dati sui Profitti industriali cinesi, previsti per giovedì, per valutare lo stato del settore manifatturiero, che ha faticato a riprendersi nonostante la revoca delle misure anti-COVID.
L’indice australiano ASX 200 è sceso dello 0,1%, mentre i dati sull’inflazione hanno mostrato che le pressioni sui prezzi sono rimaste costanti nel primo trimestre dell’anno, una tendenza che potrebbe invitare a ulteriori rialzi dei tassi di interesse da parte della Reserve Bank.
L’indice giapponese Nikkei 225 è sceso dello 0,7%, anche se questa settimana è andato molto meglio dei suoi omologhi asiatici, in quanto il governatore della Banca del Giappone Kazuo Ueda ha ribadito l’intenzione di mantenere la politica ultra-allentata nel breve termine.
L’attenzione si concentra ora sulla lettura dell’inflazione e sul vertice della BOJ di venerdì, per valutare quando la banca centrale potrebbe iniziare a inasprire la politica nel corso dell’anno.
Fonte:www.investing.com