Listini asiatici in calo questo martedì, mentre il recente rally alimentato dall’ottimismo per la riapertura cinese si è affievolito e gli investitori sono diventati cauti in attesa di ulteriori indicazioni sulla politica monetaria statunitense da parte del presidente della Federal Reserve
Gli indici cinesi Shanghai Shenzhen CSI 300 e Shanghai Composite sono scesi rispettivamente dello 0,1% e dello 0,2%, mentre l’indice di Hong Kong Hang Seng è sceso dello 0,2% dai massimi di oltre sei mesi. Le perdite nei tre indici sono state limitate dal fatto che i titoli tecnologici più importanti hanno guadagnato grazie alle notizie secondo cui Pechino avrebbe cessato la sua crociata normativa contro le maggiori aziende internet del Paese.
Ma gli investitori sono diventati cauti sulla ripresa economica a breve termine in Cina, mentre il Paese si trova ad affrontare la peggiore epidemia di COVID-19 dopo aver allentato la maggior parte delle misure anti-COVID.
Il sentiment generale sui mercati asiatici è diventato cauto in vista del discorso di Powell, con l’attenzione rivolta a eventuali cambiamenti sulla politica monetaria statunitense. Questa settimana l’attenzione è rivolta anche ai dati sull’inflazione al consumo statunitense di dicembre, che dovrebbe mostrare un ulteriore allentamento della pressione sui prezzi.
L’indice giapponese Nikkei 225 è stato una delle poche eccezioni di martedì, salendo dello 0,7% negli scambi di recupero dopo un lungo fine settimana. Ma il dato più alto del previsto sull’inflazione di Tokyo per il mese di dicembre ha fatto presagire ulteriori sofferenze economiche per il Paese, alle prese con l’aumento della pressione sui prezzi e l’indebolimento dello yen.
I titoli di Singapore sono stati sostenuti da un balzo di quasi il 6% delle azioni del gigante del commercio di materie prime Olam Group Limited. Il titolo ha toccato un massimo di oltre cinque mesi dopo che Olam ha dichiarato di voler quotare le sue attività agricole in Arabia Saudita entro giugno 2023.
Fonte:www.investing.com