La maggior parte dei mercati azionari asiatici è in salita martedì grazie al miglioramento del sentiment per l’attenuarsi dei timori di una crisi bancaria incombente. Tuttavia, i titoli cinesi sono rimasti indietro rispetto ai loro omologhi a causa di una serie di utili deboli che hanno alimentato i dubbi su una rapida ripresa economica quest’anno
L’indice australiano ASX 200 è stato il migliore della giornata, salendo dello 0,9% grazie ai dati che hanno mostrato che le vendite al dettaglio sono salite leggermente più del previsto a febbraio, indicando una certa resistenza economica mentre il Paese è alle prese con inflazione e tassi di interesse elevati.
La Corea del Sud KOSPI ha guadagnato lo 0,7%, mentre Thailand stocks ha guidato i guadagni nel Sud-Est asiatico con un rimbalzo dello 0,7%.
Ma le perdite in Cina hanno limitato il sentimento positivo, dato che gli indici Shanghai Shenzhen CSI 300 e Shanghai Composite sono rimasti praticamente piatti.
Una serie di utili più deboli del previsto da parte delle maggiori società cinesi, tra cui China Petroleum & Chemical Corp e l’azienda di alluminio China Hongqiao Group Ltd, ha alimentato i timori che le scommesse su una rapida ripresa economica del Paese possano essere state esagerate.
L’indice Hang Seng di Hong Kong è salito dello 0,8% martedì, grazie soprattutto ai titoli tecnologici e alla promessa del governo cinese di aprire ulteriormente i mercati dei capitali locali agli investitori stranieri.
I mercati asiatici più ampi hanno registrato una tendenza al rialzo, seguendo i lievi guadagni della notte a Wall Street, grazie al fatto che l’acquisizione di Silicon Valley Bank da parte del governo della pari First Citizens BancShares ha contribuito ad attenuare i timori di un imminente collasso bancario.
L’indice giapponese Nikkei 225 index è rimasto stabile in seguito ai segnali di un’inflazione sottostante ancora elevata nel Paese, che potrebbe attirare una stretta monetaria da parte della Banca del Giappone.
Fonte:www.investing.com