Borse europee deboli, occhi puntati sullo spread in risalita

Borse europee deboli, occhi puntati sullo spread in risalita

Partenza contrastata per i principali listini europei dopo la seduta negativa di Wall Street. A Piazza Affari lo spread tra Btp e Bund tocca quota 194 punti, oggi il governo si riunisce per l’approvazione del Def. Nuovi guai per Evergrande

 

Avvio nel segno della debolezza per i listini del Vecchio Continente. Milano viaggia poco sotto la parità insieme a Parigi e Francoforte. A Piazza Affari TIM poco mossa dopo il prolungamento della trattativa chiesto dal fondo Kkr per la cessione della rete, oggi il cda si riunisce per decidere. Occhi puntati anche su Montepaschi (-0,9%) con il governo che pensa alla vendita di parte del suo pacchetto azionario.

La pressione sui mercati è sempre alta, con i rendimenti dei titoli governativi a 10 anni su livelli elevati e il Btp italiano decennale al 4,72%. Ieri lo spread tra Bund tedeschi e Btp italiani a 10 anni ha toccato i 193 punti, ai massimi da metà marzo e vicino alla soglia psicologica dei 200 punti, mentre oggi il governo è impegnato nell’approvazione della nota di aggiornamento economico. Nella seduta odierna lo spread è in leggera salita a 194 punti.

In Asia, caso Evergrande ancora in primo piano dopo l’arresto del presidente della compagnia, il miliardario Hui Ka Yan, risalente all’inizio di settembre ma diffuso solo oggi. Il titolo continua a perdere terreno (-7%) aumentando le preoccupazioni sulla tenuta del settore immobiliare cinese, finora uno dei principali per la crescita economica del Paese.

Il petrolio è in rialzo, con il mercato che si concentra sulla riduzione dell’offerta mentre ci si avvia verso l’inverno: i future del Wti novembre salgono dell’1,1% a 91,37 dollari al barile, e quelli del Brent dicembre dell’1% a 94,9 dollari. Giù i prezzi del gas: i future scambiati ad Amsterdam, dopo avere segnato una prima posizione a 39,4 euro al megawattora, cedono il 3,6% a 38,87 euro.

Sul valutario, l’euro si indebolisce ulteriormente, con il biglietto verde che si mantiene ai massimi da metà marzo: il cambio euro/dollaro vale 1,0565 (da 1,0587 ieri).

 

 

Fonte:www.financialounge.com