Borse in rosso dopo acquisizione di Credit Suisse da parte di Ubs

Partenza negativa per i listini europei all’indomani dell’accordo per il salvataggio di Credit Suisse. Le banche centrali mondiali intensificano le operazioni di swap per aumentare la liquidità globale. Lo spread sale in area 200 punti

 

Avvio di settimana in negativo per le Borse europee, appesantite dai timori legati alle banche. L’indice Ftse Mib perde oltre il 2% nelle prime battute, maglia nera in Europa, mentre il Dax di Francoforte cede l’1,5% insieme a Londra. Spread tra Btp e Bund in rialzo a 194 punti base. A Piazza Affari pressione sulle banche: Bpm, Mps e Unicredit cedono oltre il 4%.

Nonostante l’intervento delle banche centrali e l’accordo per il salvataggio di Credit Suisse, sui mercati restano i timori di altre possibili crisi bancarie. A farne le spese, al momento, è il mercato azionario, con gli investitori in cerca di asset più sicuri. Nel corso di un concitato fine settimana, Ubs ha chiuso per l’acquisto della rivale Credit Suisse per 3 miliardi di franchi svizzeri (0,76 franchi svizzeri per azione), ben al di sotto della capitalizzazione del colosso bancario in crisi di liquidità. Nei primi scambi di oggi, Ubs cede circa l’8%, mentre Credit Suisse cede oltre il 60%.

A livello globale le banche centrali hanno deciso di intensificare le operazioni di swap line per prevenire crisi di liquidità. L’iniziativa speciale, annunciata poche ore dopo l’operazione Ubs-Credit Suisse, verrà lanciata oggi dalla Fed e dalle banche centrali di Canada, Regno Unito, Giappone, Unione Europea e Svizzera. La decisione sarà in vigore fino alla fine di aprile.

Per quanto riguarda le materie prime, è in netto calo il prezzo del petrolio sul timore che le difficoltà del settore finanziario possano far deragliare la ripresa economica globale. Il future aprile sul Wti cede il 3,24% a 64,58 dollari al barile, mentre la consegna maggio sul Brent perde il 3,12% a 70,69 dollari. In discesa del 6,7% a 40 euro per megawattora il prezzo del gas naturale sulla piattaforma Ttf di Amsterdam. Oro invece in rialzo dell’1,6%, sopra i 2000 dollari l’oncia.

 

 

Fonte:www.financialounge.com