Morgan Stanley IM, in un’analisi dell’Emerging Markets Equity Team, sottolinea la forza delle commodity, la banca centrale credibile e la moneta competitiva. Lula favorito, ma i mercati non temono una svolta radicale
Morgan Stanley Investment Management, in un’analisi di Eric Carlson, Head of Sustainability, Jitania Kandhari Head of Macro and Thematic Research, e Eduardo Wisbrun, Vice President/Analyst, tutti dell’Emerging Markets Equity Team, sottolinea la forza delle commodity, la banca centrale credibile e la moneta competitiva.
I tre esperti sono stati in Brasile per raccogliere indicazioni di prima mano sull’impatto delle presidenziali che vedono Lula in testa nei sondaggi, in competizione con l’uscente Bolsonaro. Secondo i tre esperti di Morgan Stanley IM, il voto potrebbe segnare più l’uscita dalla caotica gestione di Bolsonaro che una svolta a sinistra, come quelle recentemente sperimentate in Cile e Colombia.
La strada di Bolsonaro è in salita, secondo gli esperti di Morgan Stanley IM, ma questo non sembra preoccupare i mercati, come invece sembrava a inizio anno. Negli incontri tenuti in Brasile, Carlson, Kandhari e Wisbrun hanno riscontrato che la business community è a suo agio con entrambi i candidati, una differenza notevole rispetto alle ultime elezioni. La retorica di sinistra di Lula viene infatti bilanciata dalla voce moderata del candidato alla vice presidenza Geraldo Alckmin, ex Governatore di Sao Paulo.
Inoltre, il Congresso è controllato dal centro destra e il suo ruolo è stato rafforzato, mentre la banca centrale del Brasile resta ad essere una forte istituzione indipendente e mantiene un’elevata credibilità, confermata dai decisi aumenti dei tassi per abbattere l’inflazione per ben 12 volte.
Il tallone di Achille del Brasile è rappresentato dai conti pubblici. I benefici della riforma delle pensioni di Bolsonaro sono tuttora diluiti dalla spesa indotta dal covid e dall’inflazione. Per cui la credibilità deve ancora essere recuperata, e ricostruire un ancoraggio fiscale sarà la prima sfida della nuova amministrazione. Per ora i mercati sembrano fiduciosi che si andrà nella direzione giusta.
Gli esperti di Morgan Stanley IM concludono la loro analisi affermando che, una volta superata l’attuale ondata inflazionistica, l’economia del Brasile dovrebbe essere pronta a una fase di crescita basata su un settore privato rivitalizzato dagli investimenti, un settore agricolo e delle commodity in salute, una banca centrale credibile e una valuta competitiva.
Fonte:www.financialounge.com