L’economia dell’eurozona ha registrato un andamento migliore delle previsioni, con una contrazione inferiore alle previsioni nell’ultimo trimestre 2022 e una crescita positiva nel primo trimestre 2023
Lo afferma la Commissione Ue nelle ultime proiezioni pubblicate questo lunedì, dove sono state riviste con una certa cautela le stime di crescita per il 2023 e “marginalmente” per il 2024.
Per l’Eurozona, il Pil è stato alzato all’1,1% per quest’anno e all’1,6% per il prossimo 2024, una revisione dello 0,1% per entrambi gli anni.
Aumentano, tuttavia, anche le stime sull’inflazione, prevista al 5,8% nel 2023 e al 2,8% nel 2024, rispettivamente lo 0,2% e lo 0,3% in più rispetto alle stime pubblicate a febbraio nel Winter Forecast.
Per quanto riguarda l’Italia, la Commissione prevede che la crescita del PIL reale rallenti all’1,2% nel 2023 e all’1,1% nel 2024, con l’aumento dei prezzi che “frena i consumi privati mentre gli investimenti, sostenuti dalle misure governative, continuano a espandersi vigorosamente”.
Il tasso di inflazione è stimato in riduzione al 6,1% quest’anno, grazie al calo dei prezzi dell’energia, e al 2,9% nel 2024.
Guardando il deficit, l’indicatore pubblico dovrebbe scendere al 4,5% del Pil nel 2023, grazie alla “parziale eliminazione delle misure di sostegno all’energia”, e raggiungere il 3,7% il prossimo anno.
La spesa per interessi dovrebbe aumentare leggermente, raggiungendo il 4,1% del Pil, anche se la proiezione “non tiene conto dei potenziali tagli alla pressione fiscale, ampiamente indicati nel Programma di Stabilità dell’Italia ma non ancora sufficientemente specificati”.
Fonte:www.investing.com