Fed aumenta i tassi di 25 punti base, crisi banche avrà effetti su inflazione

La Federal Reserve ha deciso di aumentare il target dei fondi federali di 25 punti base, contrariamente alle aspettative di diverse banche d’affari, tra cui Goldman Sachs, che avevo previsto uno stop ai rialzi, con l’intervallo dei fed funds che si colloca quindi tra il 4,75% e il 5%

 

“Il sistema bancario statunitense è solido e resistente”, ha voluto precisare la banca nel comunicato, aggiungendo che “è probabile che i recenti sviluppi provochino un inasprimento delle condizioni di credito per le famiglie e le imprese e pesino sull’attività economica, sulle assunzioni e sull’inflazione”.

Questo potrebbe non essere l’ultimo rialzo, dal momento che, come viene precisato, “potrebbe essere opportuno un ulteriore irrigidimento della politica monetaria al fine di raggiungere un orientamento sufficientemente restrittivo per riportare l’inflazione al 2% nel tempo”, anche se per i prossimi aumenti di terrà conto anche “degli sviluppi economici e finanziari”.

Guardando i dot plot, non sono cambiate di molto le proiezioni da dicembre, con il tasso mediano atteso per il 2023 che è visto al 5,1%. Per il 2024, i membri del Fomc vedono tassi al 4,3% dal 4,1% delle scorse proiezioni, mentre per il 2025 si prevede un tasso mediano del 3,1%.

Aumentano leggermente le aspettative d’inflazione, con l’indice PCE visto al 3,3% alla fine di quest’anno. Si prevede poi il 2,5% per il 2024, e il 2,1% per il 2025.

Diminuiscono, dall’altra parte, le aspettative sul PIL: +0,4% per il 2023 dal +0,5% atteso in precedenza, +1,2% per il prossimo anni dal +1,6%, e +1,9% per il 2025 dal +1,8% atteso a dicembre.

 

 

Fonte:www.investing.com