Anche il dollaro australiano e quello neozelandese sono tra i beneficiari dei solidi dati economici cinesi, che superano di gran lunga le previsioni degli analisti, con il Pmi manifatturiero che è salito il mese scorso a 52,6 da 50,1 di gennaio
Lo yuan onshore ha terminato la seduta nazionale a 6,8854 per dollaro, la chiusura più forte dal 21 febbraio, mentre lo yuan offshore balza dell’1% a 6,8811 per dollaro, registrando il maggior guadagno giornaliero da fine novembre.
Nel frattempo, i dati del Land più popoloso della Germania, la Renania Settentrionale-Vestfalia, hanno mostrato che i prezzi al consumo sono aumentati dell’8,5% su base annua il mese scorso, rispetto all’8,3% di gennaio.
I dati di 16 Stati tedeschi vengono utilizzati per calcolare il dato preliminare sull’inflazione in Germania. Altri dati regionali sui prezzi al consumo verranno pubblicati nel corso della mattinata, prima di quelli pan-tedeschi alle 14,00.
L’euro sale dello 0,64% rispetto al dollaro a 1,0644 dollari.
La sterlina è in rialzo dello 0,45% a 1,2074 dollari, dopo aver registrato un’impennata dell’1% all’inizio della settimana in seguito al raggiungimento di un accordo tra Gran Bretagna e l’Unione europea per il protocollo commerciale post-Brexit sull’Irlanda del Nord.
Fonte:www.reuters.com