Nell’Investment View 4Q, Vincent Chaigneau, Head of Research di Generali Investments, conferma il sottopeso delle azioni e degli High Yield e preferisce la liquidità e le obbligazioni Investment Grade
L’accelerazione della stretta monetaria delle banche centrali e la crisi energetica europea sono potenti venti contrari per l’economia mondiale, e le forze recessive sono destinate a crescere nel corso dell’anno. Il pivot della Fed e l’eventuale apertura della via diplomatica in Ucraina rappresenterebbero forti fattori scatenanti rialzisti, ma improbabili nel breve termine.
Gli asset rischiosi non hanno ancora del tutto prezzato le cattive notizie e gli investitori sono sulla difensiva, ma i fondi azionari continuano a segnare afflussi. Si vedono però crepe nell’impianto finanziario globale, in parte per la carenza di attivi a basso rischio e all’estrema incertezza politica.
In questo scenario, per Vincent Chaigneau, Head of Research di Generali Investments, è di fondamentale importanza mantenere, almeno per ora, il posizionamento difensivo di portafoglio, con una posizione lunga nella liquidità, short nell’azionario e nel credito High Yield, con un’esposizione contenuta di duration contenuta. Da qui in poi si potrebbe vedere un rialzo limitato per i rendimenti privi di rischio. I Treasury rappresentano un rifugio migliore dei Bund, mentre per Generali Investments il credito Investment Grade è relativamente economico ed è in grado di offrire un carry attraente.
Fonte:www.reuters.com