I prezzi del petrolio sono in ribasso su segnali di prese di profitto, dopo il rally registrato a luglio, in cui gli investitori hanno beneficiato della contrazione delle forniture globali e dei segnali di crescita della domanda nella seconda metà dell’anno
Intorno alle 10,50, i futures sul Brent per ottobre sono a 85,10 dollari al barile, in calo di 32 centesimi. Ieri il Brent Front-month si è attestato ai massimi dal 13 aprile.
I futures sul West Texas Intermediate statunitense sono a 81,42 dollari al barile, in ribasso di 38 centesimi rispetto al valore della seduta precedente, che era ai massimi dal 14 aprile.
Gli ultimi dati degli Stati Uniti, il primo consumatore di carburante al mondo, hanno mostrato che la domanda di carburante è aumentata a 20,78 milioni di bpd a maggio, il massimo da agosto 2019.
Secondo un sondaggio Reuters, inoltre, le scorte di greggio e di benzina degli Stati Uniti dovrebbero essere diminuite la scorsa settimana. I dati suggeriscono che, in media, le scorte di greggio sono calate di circa 900.000 barili nella settimana fino al 28 luglio.
Oltre alle speranze di una domanda in crescita, si prevede che nella riunione di venerdì dell’Opec+, l’Arabia Saudita deciderà di prorogare i tagli volontari fino a settembre, con un’ulteriore restrizione delle forniture.
Fonte:www.reuters.com