I prezzi del petrolio sono saliti, cancellando le perdite precedenti, dopo un incidente che ha coinvolto una nave commerciale al largo delle coste dell’Oman, anche se l’aumento dei casi di Covid-19 in Cina ha limitato i guadagni
Intorno alle ore 10,40 italiane, i futures sul Brent guadagnano 28 centesimi, o lo 0,3%, a 94,14 dollari il barile, mentre i futures sul West Texas Intermediate (WTI) scambiano in rialzo di 5 centesimi, o dello 0,04%, a 86,97 dollari il barile. Entrambi i benchmark sono scesi di oltre 1 dollaro nel corso della seduta.
Secondo quanto riferito a Reuters dal comandante Timothy Hawkins, la Quinta Flotta della Marina degli Stati Uniti ha riferito di essere a conoscenza di un incidente, avvenuto oggi nel Golfo di Oman, che ha coinvolto una nave commerciale.
Associated Press aveva riferito che una petroliera battente bandiera liberiana, gestita dalla Eastern Pacific Shipping con sede a Singapore, era stata colpita dall’esplosione di un drone al largo del Golfo di Oman.
Stando a quanto dichiarato dagli operatori di oleodotti in Ungheria e Slovacchia, i prezzi del greggio sono saliti, nella giornata di ieri, dopo che la fornitura di petrolio in parti dell’Europa attraverso una sezione dell’oleodotto Druzhba è stata temporaneamente sospesa.
L’interruzione della fornitura è avvenuta in concomitanza con un’esplosione nella Polonia orientale, vicino al confine con l’Ucraina, che ha provocato la morte di due persone e ha sollevato la possibilità di un’estensione del conflitto tra Russia e Ucraina.
In Cina, l’aumento dei contagi da Covid-19 pesa sul sentiment dopo l’allentamento delle restrizioni sul virus questa settimana.
L’Agenzia Internazionale per l’Energia (Aie) stima che la crescita della domanda rallenterà a 1,6 milioni di barili al giorno nel 2023, rispetto ai 2,1 milioni di barili di quest’anno.
Fonte:www.reuters.com