Le azioni delle aziende europee produttrici di chip sono salite nei primi scambi di mercoledì dopo che la tedesca Infineon Technologies ha alzato le sue previsioni di vendita e di profitto per l’anno in corso, grazie alla domanda sostenuta dei suoi clienti principali nell’industria automobilistica
Infineon ha dichiarato che “le dinamiche di business sostenute nella sua divisione automobilistica e industriale principale” fanno sì che le vendite superino i 4 miliardi di euro (1 euro = 1,0833 dollari), anziché i 3,9 miliardi di euro previsti in precedenza. Questo, unito al calo dei prezzi dell’energia e a una maggiore percentuale di chip di maggior valore nel mix di vendite, spingerà il margine operativo dell’azienda verso il 30%, rispetto alla precedente previsione del 25%.
Per l’intero anno, Infineon ha dichiarato di aspettarsi un fatturato “significativamente superiore” alla precedente previsione di 15,5 miliardi di euro “con un corrispondente impatto positivo” sui margini operativi.
L’aggiornamento incoraggerà la convinzione che il settore industriale della più grande economia europea possa aver svoltato l’angolo, dopo che l’impennata dei costi energetici ha imposto un brusco rallentamento nel 2022, soffocando la ripresa post-pandemia. Il settore automobilistico ha rappresentato il 45% delle vendite di Infineon dello scorso anno, mentre i chip per il controllo dei processi industriali hanno rappresentato un altro 13%.
Al momento della scrittura, Infineon ha raggiunto un massimo di sei settimane, con un aumento del 7,2%, diventando così il titolo con la migliore performance della giornata per l’Euro Stoxx 50 e per il DAX.
La notizia ha sollevato anche il titolo della STMicroelectronics, un altro grande fornitore di chip alle case automobilistiche europee. Il titolo è salito del 4,9%, tornando ai massimi di 20 anni toccati all’inizio del mese.
Fonte:www.investing.com