Inflazione: da Italia e Germania dati incerti, analisti alzano stime su tassi Bce

 Rallenta oltre le previsioni il tasso d’inflazione annuo in Italia: +10,0% su base annua a gennaio da +11,6% nel mese precedente (la stima preliminare era +10,1%), mentre il tasso mensile è aumentato dello 0,1% dal +0,3% di dicembre

 

L’inflazione di fondo – cioè al netto di energetici e alimentari – accelera da +5,8% a +6,0%, mentre quella al netto dei soli beni energetici resta stabile a +6,2%.

“A gennaio, l’inflazione evidenzia un netto rallentamento, scendendo a +10,0%”, spiega l’Istat in nota, precisando che la discesa risente “dell’andamento delle componenti più volati dell’indice dei prezzi al consumo, fortemente condizionato dall’inversione di tendenza dei Beni energetici regolamentati (-12,0% su base annua)”.

Restano diffuse, tuttavia, le tensioni sui prezzi al consumo di diverse categorie di prodotti, quali “gli alimentari lavorati, gli altri beni (durevoli e non durevoli) e i servizi dell’abitazione, che contribuiscono alla lieve accelerazione della componente di fondo”.

Dinamica diversa in Germania, dove il tasso d’inflazione annuale è stato confermato all’8,7% a gennaio rispetto all’8,1% rivisto al ribasso di dicembre, spinto da un aumento dei prezzi dell’energia a causa della scadenza dei sussidi governativi sulle bollette energetiche.

Il costo dell’energia, secondo i dati dell’Ufficio Federale di Statistica, è aumentato del 23,1% con prezzi dell’energia domestica in aumento del +36,5%, in particolare quelli del gas naturale (+51,7%).

Rispetto al mese precedente, l’IPC è aumentato dell’1%, invertendo il calo dello 0,8% registrato a dicembre.

 

Fonte:euronews.com