Le Borse europee provano il rimbalzo nel giorno delle tre streghe

Dopo i forti ribassi di giovedì, nell’ultima seduta della settimana i listini europei provano a recuperare. Oggi è il giorno della scadenza contemporanea di importanti contratti derivati, noto come “giorno delle tre streghe”

 

Partenza sopra la parità per Piazza Affari, che prova a recuperare almeno in parte le perdite di ieri. Il Ftse Mib, in avvio, guadagna lo 0,3% con Milano migliore piazza in Europa. Londra e Francoforte restano intorno alla parità, mentre Parigi e Madrid aprono in calo. A Piazza Affari in evidenza Azimut dopo l’accordo con Unicredit sul risparmio gestito.

Nell’ultima seduta della settimana i mercati cercano di digerire le mosse e le parole dei banchieri centrali. Le attese sono state rispettate sia in Europa che negli Usa, ma solamente in merito all’entità dei rialzi effettuati, che come atteso sono stati di 50 punti base (anche la Banca d’Inghilterra ha fatto lo stesso).

Come ogni terzo venerdì dell’ultimo mese di ogni trimestre, oggi cade il cosiddetto “giorno delle tre streghe”, che nel corso degli anni sono diventate quattro. Noto in inglese come Freaky Friday, si tratta di un giorno in cui scadono contemporaneamente molti contratti derivati dei principali indici di Borsa: futures sugli indici, le opzioni sugli indici e le opzioni sulle azioni. La quarta strega della giornata, invece, è rappresentata dalla scadenza dei futures sulle azioni.

La Borsa di Tokyo, sulla scia di Wall Street, è in netto calo, con l’indice Nikkei che ha chiuso la settimana a 27.527 punti, in calo dell’1,87%. In Cina l’Hang Seng, a poco dalla chiusura, guadagna lo 0,4%, mentre Shanghai viaggia intorno alla parità. In giornata attesi diversi dati macroeconomici: gli indici Pmi manifatturiero a dicembre di Giappone, Francia, Germania, Eurozona, Gran Bretagna e Stati Uniti, mentre dalla Gran Bretagna arriverà le vendite al dettaglio a novembre e dall’Eurozona l’inflazione.

Sul mercato valutario il cambio euro/dollaro, che ieri era risalito sopra la soglia di 1,07 dopo la Bce, ripiega e si muove in area 1,065, mentre il petrolio torna debole (piatto il Brent a 81 dollari). Gas in calo a 127 euro al megawattora (-5,8%).

 

 

Fonte:www.financialounge.com