Borse asiatiche poco mosse questo lunedì, dopo i commenti dei funzionari della Federal Reserve. I mercati cinesi hanno sovraperformato grazie al mantenimento dei tassi di prestito a medio termine da parte della Banca Popolare in vista di una serie di dati economici
In seguito al mantenimento del tasso di prestito a medio termine al 2,75% da parte della PBOC, gli indici cinesi Shanghai Shenzhen CSI 300 e Shanghai Composite sono saliti di circa lo 0,8% ciascuno.
Martedì è attesa la lettura del PIL del primo trimestre. I dati dovrebbero mostrare la ripresa economica del Paese dopo che la Cina ha ritirato la maggior parte delle restrizioni anti-COVID.
Per martedì sono attesi anche i dati cinesi su produzione industriale e vendite al dettaglio, che dovrebbero fornire ulteriori chiarimenti sullo stato della ripresa economica. Nel corso della settimana, inoltre, la PBOC deciderà in merito al suo tasso di interesse primario del prestito.
Mentre la ripresa in Cina è di buon auspicio per le economie asiatiche, i mercati più ampi sono rimasti in sordina lunedì dopo che venerdì il governatore della Fed Christopher Waller ha offerto una prospettiva più aggressiva sui tassi di interesse.
Waller, infatti, ha auspicato un ulteriore aumento dei tassi nonostante i segnali che mostrano un calo dell’inflazione negli Stati Uniti dai massimi di 40 anni. I suoi commenti hanno fatto aumentare le aspettative che la Fed possa alzare i tassi a maggio e hanno messo in dubbio l’imminenza di una pausa nei futuri rialzi.
L’incertezza sull’aumento dei tassi statunitensi ha pesato sui mercati asiatici, anche se una serie di banche centrali regionali ha interrotto i rispettivi cicli di inasprimento, tra segnali di allentamento dell’inflazione e raffreddamento della crescita economica.
L’indice giapponese Nikkei 225 è rimasto piatto, mentre l’indice Hang Seng di Hong Kong e l’indice Taiwan Weighted hanno guadagnato lo 0,1% ciascuno. L’indice australiano ASX 200 è salito dello 0,2%.
Fonte:www.investing.com