Oro in calo, il dollaro recupera, scendono i timori per le banche

I prezzi dell’oro sono scesi questo giovedì a causa dell’allentamento dei timori di una crisi bancaria, che ha privato il metallo prezioso della domanda di beni rifugio

 

Il metallo giallo ha esteso le perdite per il secondo giorno consecutivo, allontanandosi ulteriormente dal livello di 2.000 dollari, mentre i segnali di stabilità nel settore bancario hanno visto gli investitori rivalutare i timori di un’imminente crisi economica.

Le rassicurazioni da parte dei regolatori sulla stabilità del sistema bancario statunitense, insieme all’assenza di sviluppi negativi nel settore nelle ultime due settimane, hanno fatto sì che la propensione al rischio tornasse lentamente sui mercati, facendo perdere all’oro parte del suo fascino di bene rifugio.

L’oro spot è sceso dello 0,3% a 1.959,12 dollari l’oncia, mentre i future dell’oro sono scesi dello 0,4% a 1.976,45 dollari l’oncia al momento della scrittura.

Il dollaro è salito dello 0,1% rispetto a un paniere di valute negli scambi asiatici e ha registrato piccoli guadagni anche mercoledì, facendo ulteriormente pressione sui prezzi dell’oro. Anche la ripresa dei rendimenti dei Treasury ha pesato.

Gli altri metalli preziosi sono in calo: il platino segna -0,4%, mentre l’argento è sceso dello 0,1%.

Tra i metalli industriali, i future del rame sono scesi dello 0,4% a 4,0682 dollari la libbra, in attesa dei dati chiave sull’attività economica cinese di venerdì.

 

 

Fonte:www.investing.com