Avvio sulla parità per il Ftse Mib dopo le scelte del governo sulle nomine nelle aziende partecipate
Partenza nel segno della cautela per Piazza Affari. Poco mossi i titoli delle aziende partecipate dopo le nomine decise dal governo. Solo Enel segna un calo del 2,7%. Tra i listini europei spicca Parigi, che apre in rialzo dello 0,9%. Leggermente in rialzo anche Francoforte. Lo spread Btp/Bund apre a 184 punti base.
Nella tarda serata di mercoledì 12 aprile, sono arrivate le nomine del governo per le aziende partecipate. Per l’Enel sono stati scelti Flavio Cattaneo come amministratore delegato e Paolo Scaroni alla presidenza. Claudio Descalzi è stato confermato amministratore delegato di Eni, mentre alla presidenza arriva Giuseppe Zafarana. L’ex ministro Roberto Cingolani è il nuovo amministratore delegato di Leonardo, Stefano Pontecorvo assume il ruolo di presidente. Matteo Del Fante è stato confermato amministrato delegato delle Poste, presidente Silvia Rovere.
Per quanto riguarda i mercati internazionali, ieri seduta in calo a Wall Street dopo l’ottimismo iniziale per il dato sull’inflazione. Il carovita nel mese di marzo è cresciuto del 5% su base annuale, dato più basso da maggio 2021. Resta, tuttavia, la persistenza dell’inflazione core e per questo, nonostante i segnali di un possibile allentamento della politica monetaria arrivati dai verbali del Fomc, la Borsa Usa ha virato al ribasso. I timori di una recessione sono sempre più persistenti.
Sul fronte delle materie prime, l’oro è in rialzo a 2.030 dollari l’oncia (+0,27%). Il petrolio perde terreno dopo la notizia che gli Usa sarebbero intenzionati a ricostituire le scorte energetiche: il Wti scambia a 83,05 dollari il barile (-0,25%), mentre il Brent scende dello 0,34% a 87,03 dollari al barile. L’euro è scambiato a 1,0987 dollari (ieri in chiusura a 1,0995), dopo aver toccato nella giornata di ieri la soglia di 1,1, come non succedeva dal 5 aprile 2022.
Fonte:www.financialounge.com