Regno Unito: PIL in calo dello 0,2% nel Q3, pesa il caro vita

Nel trimestre terminato a settembre, l’economia britannica si è contratta per la prima volta in sei trimestri, mentre la crisi energetica europea ha portato l’inflazione ai massimi degli ultimi 40 anni

 

Il PIL del Regno Unito è sceso dello 0,2% rispetto al secondo trimestre, un risultato leggermente migliore rispetto al calo dello 0,5% che si temeva, grazie a una performance più forte del previsto nel settore a settembre. La produzione industriale è aumentata dello 0,2% e la produzione manifatturiera è rimasta invariata sul mese, in contrasto con i cali previsti per entrambi.

Tuttavia, ciò non è bastato a fermare la contrazione del PIL dello 0,6% a settembre, poiché il periodo di lutto ufficiale per la Regina Elisabetta ha ridotto l’attività.

Nonostante ciò, i dati mettono il Paese sulla buona strada per quella che la Banca d’Inghilterra ha avvertito potrebbe essere la recessione più lunga degli ultimi decenni, dato che l’inflazione inarrestabile e l’aumento aggressivo dei tassi di interesse hanno colpito il sentimento dei consumatori e delle imprese.

 

 

Fonte:www.investing.com