Gli sfollati della regione meridionale ucraina di Kherson dovrebbero iniziare ad arrivare in Russia in giornata, dopo che un funzionario insediato da Mosca ha suggerito ai residenti di partire per mettersi al sicuro, a dimostrazione dell’indebolimento della presa di Mosca sul territorio che sostiene di aver annesso
“Abbiamo suggerito a tutti i residenti della regione di Kherson, se lo desiderano, di proteggersi dalle conseguenze degli attacchi missilistici (…), di andare in altre regioni”, ha detto in un video messaggio il capo dell’amministrazione russa di Kherson, Vladimir Saldo. La gente dovrebbe “andarsene con i propri figli”.
L’offerta si riferisce soprattutto ai residenti sulla sponda occidentale del fiume Dnipro. Questo include il capoluogo regionale, l’unica grande città ucraina che la Russia ha conquistato intatta dall’invasione di febbraio.
I primi civili in fuga da Kherson dovrebbero arrivare nella regione russa di Rostov in giornata, ha riferito l’agenzia di stampa TASS.
Kherson è una delle quattro province ucraine parzialmente occupate che la Russia sostiene di aver annesso nelle ultime settimane, e probabilmente la più importante dal punto di vista strategico. Infatti, controlla sia l’unica via di accesso terrestre alla penisola di Crimea, che la Russia ha conquistato nel 2014, sia la foce del Dnipro, il fiume lungo 2.200 chilometri che divide in due l’Ucraina.
Dall’inizio di ottobre, le forze ucraine hanno sfondato le linee del fronte russo in quella zona, compiendo la più grande avanzata nel sud dall’inizio della guerra. Da allora sono avanzate rapidamente lungo la sponda occidentale, con l’obiettivo di tagliare alle truppe russe le linee di rifornimento e le vie di fuga attraverso il fiume.
La TASS ha citato il governatore di Rostov, che confina con i territori ucraini che la Russia sostiene di aver annesso, secondo cui la regione è pronta a ospitare chiunque scelga di lasciare Kherson.
Fonte:www.euronews.com