Lunedì i ministri degli Esteri europei discuteranno del sospetto utilizzo di droni iraniani da parte della Russia e potrebbero giungere a un accordo politico sulle future sanzioni legate a tale attività
Lo hanno riferito due diplomatici.
Nelle ultime settimane l’Ucraina ha segnalato una serie di attacchi russi condotti con droni Shahed-136 di fabbricazione iraniana.
L’Iran nega di aver fornito i droni alla Russia, mentre il Cremlino non ha commentato.
Sempre secondo i diplomatici, in vista dell’incontro di lunedì a Lussemburgo, verrà effettuata un’analisi dell’attività dei droni, argomento che sembra essere ora all’ordine del giorno, e si potrebbe arrivare a un accordo politico che aprirebbe la strada alle sanzioni in una fase successiva.
Francia e Germania, entrambe parti dell’accordo nucleare con l’Iran del 2015, hanno chiarito di ritenere necessarie nuove sanzioni in relazione ai droni utilizzati dalla Russia e che i trasferimenti di droni dovrebbero essere considerati una violazione della risoluzione 2231 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
La risoluzione 2231 ha approvato l’accordo nucleare del 2015 tra l’Iran e sei stati – Gran Bretagna, Cina, Francia, Germania, Russia e Stati Uniti – che ha limitato l’attività di arricchimento dell’uranio di Teheran, rendendo più difficile per l’Iran sviluppare armi nucleari e revocando le sanzioni internazionali.
Fonte:www.euronews.com